Junya Watanabe è un brand giapponese fondato nel 1992. Nasce come brand maschile ma nel 1993 fa sfilare la sua prima collezione donna.
Le creazioni di Watanabe sono caratterizzate da un’idea di moda che si traduce in un’estetica anti-fashion, costantemente in bilico tra estrema semplicità e una complessità geniale. La sua tecnica consiste nella sperimentazione, decostruire i vestiti che diventano sculture, grazie alla rottura dei codici classici dell’abbigliamento. Le forme sono geometriche e i materiali utilizzati sono principalmente sintetici e tessuti all'avanguardia. Watanabe lavora con quei capi che chiama “stupidi” come trench, giacche, t-shirt, ciò gli permette di tramutare l'ordinario in straordinario. I suoi abiti sono complessi, complicati da creare e, talvolta, complicati da indossare, intriganti e sperimentali.
Il suo stile è immediatamente riconoscibile, viene definito cyber-punk in quanto ricorre al riciclo di materiali provenienti dalle industrie, mentre le forme dei suoi abiti rievocano le atmosfere letterarie post-moderne. La donna di Watanabe è una guerriera decisa, nonostante i suoi abiti lascino trasparire la sua silhouette sensuale. Per l’uomo trae ispirazione dalle uniformi militari, creando una nuova mascolinità ibrida, grazie all’utilizzo di materiali di alta qualità, un’attenzione maniacale per i dettagli e l’utilizzo di lavorazioni tecnologicamente avanzate.